La coalizione dei volenterosi a Kiev chiede a Mosca il cessate il fuoco

A Kiev riuniti i leader di Francia, Germania, Regno Unito e Polonia. L’appello a Putin per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni.

I leader europei hanno chiesto alla Russia di accettare un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni con l’Ucraina, a partire da lunedì 12 maggio. L’appello è stato lanciato nel corso di un incontro tenutosi il 10 maggio a Kiev dalla cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, che riunisce diversi Paesi occidentali impegnati nel sostegno a Kyiv.

A ospitare il vertice è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affiancato dal primo ministro britannico Keir Starmer, dal presidente francese Emmanuel Macron, dal cancelliere tedesco Friedrich Merz e dal premier polacco Donald Tusk. Altri leader, come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il segretario generale della Nato Mark Rutte, la premier italiana Giorgia Meloni e il primo ministro canadese Mark Carney, hanno partecipato da remoto.

L’annuncio del piano è arrivato dopo una telefonata con il presidente statunitense Donald Trump, che aveva inizialmente proposto una tregua senza condizioni. I leader occidentali hanno avvertito Mosca che, in caso di mancato rispetto del cessate il fuoco, saranno imposte “sanzioni massicce” in coordinamento tra Stati Uniti ed Europa.

“Se Putin è davvero serio riguardo alla pace, allora questa è la sua occasione per dimostrarlo”, ha dichiarato il premier britannico Starmer, parlando al fianco di Zelensky e degli altri leader europei. “Siamo uniti, insieme agli Stati Uniti, nel chiedere una tregua vera e immediata”.

Il presidente Zelensky ha ringraziato i presenti per il sostegno, sottolineando come “qualsiasi tentativo di porre condizioni per la tregua sarebbe la prova di un’intenzione di prolungare la guerra e sabotare la diplomazia”. Il leader ucraino ha ribadito che il cessate il fuoco deve essere incondizionato e accompagnato da garanzie di sicurezza per il futuro del Paese.

Il presidente francese Macron ha precisato che il rispetto della tregua sarà monitorato principalmente dagli Stati Uniti, con il contributo degli alleati europei. “In caso di violazioni – ha spiegato – verranno preparate nuove sanzioni pesanti contro la Russia”.

Il cancelliere tedesco Merz ha condannato fermamente il conflitto, definendolo “una guerra di aggressione russa in violazione del diritto internazionale”, e ha confermato l’impegno della Germania nel garantire la sicurezza dell’Ucraina.

La riunione di Kiev rappresenta anche una risposta simbolica all’incontro tenutosi il giorno precedente a Mosca, dove oltre 20 leader stranieri hanno partecipato alle celebrazioni per il Giorno della Vittoria accanto a Vladimir Putin.

Nel frattempo, il Cremlino ha fatto sapere che sta valutando la proposta di tregua, ma ha avvertito che “qualsiasi tentativo di fare pressione su Mosca è inutile”. Il portavoce Dmitry Peskov ha criticato l’approccio occidentale definendolo “contraddittorio e conflittuale”.

Nonostante l’annuncio di un cessate il fuoco temporaneo di 30 ore da parte di Putin per la Giornata della Vittoria, entrato in vigore venerdì e destinato a concludersi sabato sera, continuano a registrarsi attacchi russi in varie zone del Paese. Le autorità ucraine hanno denunciato nuovi bombardamenti nel nord, a Sumy, dove un’anziana di 85 anni è rimasta uccisa. Colpita anche la città di Kostyantynivka, nella regione orientale di Donetsk, dove due palazzi residenziali hanno preso fuoco. A Kherson, nel sud, una donna di 58 anni è rimasta ferita da un drone esplosivo.

La “coalizione dei volenterosi” intende rafforzare ogni futuro accordo di pace con garanzie di sicurezza concrete, inclusa la possibilità di schierare truppe internazionali in Ucraina. In questo contesto, Trump ha ribadito via social l’importanza del cessate il fuoco: “Se non sarà rispettato, gli Stati Uniti e i loro partner imporranno nuove sanzioni”.

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