Michael Bloomberg entra nella campagna elettorale Usa. L’ex-sindaco di New York ha sciolto il nodo e si candida alle presidenziali 2020 per battere Trump.
Michael Bloomberg ha annunciato la candidatura alle elezioni presidenziali 2020. L’ex-sindaco di New York era entrato a sorpresa nella campagna elettorale Usa due settimane fa, spiegando che stava pensando a candidarsi per la Casa Bianca. Secondo il New York Times, che citava fonti vicine all’ex primo cittadino newyorchese, Bloomberg avrebbe presentato ufficialmente la documentazione e la sua candidatura a breve. Il quotidiano americano scriveva che Bloomberg stava valutando da settimane la sua possibile candidatura. Detto fatto. Perché oggi Bloomberg ha dichiarato ufficialmente di correre alle presidenziali Usa.
Perché Bloomberg vuole candidarsi alle presidenziali 2020?
Un servizio del New York Post riporta che l’ex- sindaco ritiene i candidati democratici Joe Biden, Bernie Sanders e Elizabeth Warren deboli. Nessuno di loro è in grado di battere Trump. I suoi collaboratori hanno spiegato che Bloomberg è convinto che se la Warren ottenesse la nomination democratica allora la vittoria di Trump sarebbe assicurata. Sul sito della sua campagna elettorale, l’ex-sindaco scrive che: “Se Trump vince un altro mandato, potremmo non riprenderci più dal danno”.
Chi è Michael Bloomberg?
Secondo la rivista Forbes, Bloomberg è tra gli uomini più ricchi d’America con un reddito di 52 miliardi di dollari. Quello di Trump è di 3,1 miliardi di dollari. A capo di un impero editoriale, Bloomberg ha cominciato la sua carriera nel settore bancario a Wall Street. Nel 2001 ha vinto le elezioni a Sindaco di New York. Per tre mandati consecutivi, fino al 2013, ha fatto il Sindaco della grande metropoli americana. Filantropo e appassionato alle problematiche metropolitane, ha donato milioni di dollari nel settore educativo, sanitario e in altre cause. In origine democratico, Bloomberg è diventato repubblicano in occasione della campagna elettorale per fare il Sindaco di New York nel 2001. Considerato da sempre un democratico moderato, è tornato al Partito Democratico nel 2019. Mette al centro dei sua azione politica alcune questioni centrali: i cambiamenti climatici, il controllo delle armi, l’immigrazione e il diritto all’aborto.
La reazione di Trump
Il presidente Usa ha schernito l’eventuale candidatura di Bloomberg. Trump ha detto che “non c’è nessuno contro cui preferisco correre più del piccolo Michael”. La sua scesa in campo – ha continuato il capo di Stato Usa, fa più male a Biden. E ha aggiunto che non andrà da nessuna parte se si unisce al fronte democratico per la corsa alla Casa Bianca.