La Romania sceglie l’Europa. Nicusor Dan, Sindaco di Bucarest, vince le elezioni presidenziali. Sconfitto l’euroscettico e sovranista George Simion.
La Romania sceglie l’europeismo e dice no ai sovranisti. E’ questa la chiave di lettura delle elezioni presidenziali che hanno avuto luogo nel Paese il 18 maggio. Il sindaco di Bucarest, Nicusor Dan, vince il ballottaggio con George Simion, leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur), formazione politica appartenente alla rete internazionale sovranista.
Dan, candidato indipendente, ha ottenuto il 54% dei consensi a fronte di Simion che si è fermato al 46%. Alla vigilia del voto, il leader di Aur era il favorito secondo i sondaggi. La Romania era alla ricerca di stabilità politica e si attende di vedere se il voto presidenziale risucirà a chiudere la fase di instabilità che il Paese attraversa.
Il 24 novembre 2024 è stato annullato il voto per il capo dello Stato dove aveva vinto le elezioni Calin Georgescu, che molti accusano di avere legami stretti con il Cremlino. Da qui si è aperta una fase delicata di cicli elettorali con le parlamentari del dicembre 2024 e il primo turno delle presidenziali il 4 maggio 2025. Elezioni che hanno mostrato tutta la fragilità politica della Romania, con governi deboli e frammentazione politica. La divisione principale è quella tra europeisti e euroscettici. A complicare la situazione ci sono state le dimissioni del premier Marcel Ciolacu lo scorso aprile. Infine il ballottaggio, che ha portato la vittoria di Dan.