Il Paese africano lascia la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Centrale. Le tensioni tra Ruanda e Congo aumentano la tensione diplomatica in Africa orientale.
Il Ruanda ha annunciato il suo ritiro dalla Comunità Economica degli Stati dell’Africa Centrale (CEEAC), sottolineando le tensioni diplomatiche nella regione a causa dell’offensiva lanciata quest’anno dai ribelli dell’M23, sostenuti dal Ruanda, nel Congo orientale.
Kigali si aspettava di assumere la presidenza del CEEAC in una riunione in Guinea Equatoriale.
Invece, il CEEAC ha mantenuto la Guinea Equatoriale alla presidenza, denunciato dal Ministero degli Esteri ruandese come una violazione dei suoi diritti.
Il Ruanda, in una dichiarazione, ha condannato la “strumentalizzazione” da parte del Congo e non ha visto “alcuna giustificazione per rimanere in un’organizzazione il cui attuale funzionamento è in contrasto con i suoi principi fondanti”.
Non era chiaro se l’uscita del Ruanda dal blocco avrebbe avuto effetto immediato. L’ufficio del presidente congolese Felix Tshisekedi ha dichiarato in un comunicato che i membri dell’ECCAS hanno “riconosciuto l’aggressione contro la Repubblica Democratica del Congo da parte del Ruanda e ordinato al paese aggressore di ritirare le sue truppe dal suolo congolese”.
L’M23 ha conquistato le due città più grandi del Congo orientale all’inizio di quest’anno, con l’avanzata che ha causato migliaia di morti e sollevato preoccupazioni per una guerra regionale totale. I leader africani, insieme a Washington e Doha, stanno cercando di mediare un accordo di pace.