Cosa succede al Cop26 di Glasgow

Il Cop26 di Glasgow porta a casa alcuni risultati: riduzione delle emissioni di metano, impegno contro la deforestazione e un accordo Usa Cina per cooperare sul clima.

L’ottimismo del premier britannico Boris Johnson è bilanciato dal pessimismo della ragione. Il capo del governo britannico ha detto che al Cop26 di Glasgow sono stati segnati uno o due gol contro i cambiamenti climatici. Qualche giorno prima, a Roma, ha detto che si perdeva almeno 5 a 1.

Il motivo dell’entusiasmo di Johnson lo spiega lo stesso Johnson: maggiore impegno sul contenimento della deforestazione sancito nella città scozzese e sugli obblighi assunti da India e Giappone nella lotta ai cambiamenti climatici. I due gol sono questi. Indubbiamente un passo in avanti. Prendere gli impegni a parole è facile. Metterli in pratica, e fare goal come dice Johnson, è più difficile.

Il Cop26 di Glasgow

Nel suo intervento il premier britannico ha invitato i Paesi a mantenere l’impegno di destinare 100 miliardi di dollari ai paesi in via di sviluppo. Joe Biden è intervenuto il 2 novembre criticando l’assenza di Vladimir Putin e Xi Jinping. Il presidente Usa ha anche elogiato i risultati ottenuti finora dal vertice. Come l’impegno preso da oltre 100 Stati, tra cui anche il Brasile e la Cina, a mettere fine alla deforestazione entro il 2030. Inoltre, 103 Paesi hanno deciso di tagliare le emissioni da metano del 30% entro il 2030. Secondo il panel internazionale di esperti, il metano è il gas responsabile per il 25% dell’aumento della temperatura globale. Il leader indiano Nerenda Modi ha annunciato a Glasgow l’obiettivo del suo Paese di azzerare le emissioni entro il 2070. Per farlo, l’economia indiana diventerà sempre più carbon neutral.  Per Biden è stato “premuto il bottone del riavvio”. Si vedrà se passeremo davvero ai tempi supplementari.

L’Accordo Usa Cina

La Cina e gli Stati Uniti “riconoscono la gravità e l’urgenza della crisi climatica e lavoreranno per affrontare la questione insieme”. È quanto si legge in una dichiarazione congiunta rilasciata nel quadro della Cop26 di Glasgow. Il documento afferma che entrambe le parti “terranno a mente il loro fermo impegno a lavorare insieme” per raggiungere l’obiettivo di 1,5 gradi stabilito nell’accordo di Parigi e si impegnano a cooperare sugli standard normativi, la transizione verso l’energia pulita, la decarbonizzazione, la “progettazione verde e l’utilizzo delle risorse rinnovabili”. Si impegnano inoltre a contrastare le emissioni di metano. Annunciato anche l’impegno a formare un gruppo di lavoro che si riunirà regolarmente per discutere le soluzioni climatiche.

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