Donald Trump spinge per un incontro Putin-Zelensky, mentre l’Ucraina apre al dialogo. Le condizioni russe e le risposte dell’UE delineano un complesso scenario diplomatico.
Dopo un intenso vertice in Alaska, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si impegna attivamente per una rapida risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina. L’obiettivo primario è organizzare al più presto un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky per raggiungere una pace duratura, bypassando la fase di un cessate il fuoco immediato. Questa prospettiva ha trovato riscontro anche tra i leader dell’Unione Europea.
Incontri chiave e condizioni sul tavolo
Trump ha tenuto colloqui approfonditi con il presidente ucraino Zelensky e, successivamente, con i leader europei. Zelensky, atteso a Washington lunedì per un incontro con Trump, si è dichiarato aperto alla possibilità di un vertice trilaterale che includa Stati Uniti e Russia, esprimendo apprezzamento per le garanzie di sicurezza offerte dagli USA.
Dal canto suo, Putin ha posto alcune condizioni per la pace: il ritiro dell’Ucraina dal Donetsk, il riconoscimento del russo come lingua ufficiale e garanzie di sicurezza per le chiese ortodosse legate al patriarcato di Mosca.
La risposta europea e le aspettative future
I leader dell’UE, inclusa la premier italiana Giorgia Meloni, hanno firmato una dichiarazione congiunta, manifestando la loro disponibilità a facilitare l’incontro a tre. Hanno tuttavia ribadito a Mosca che non è possibile porre un veto sull’adesione di Kiev all’UE e alla NATO, e che i confini dell’Ucraina non devono essere alterati con la forza. Ursula von der Leyen ha sottolineato l’importanza di solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina.
Reazioni diverse e prossimi passi
L’esito del summit in Alaska è stato interpretato in modo contrastante: una vittoria per Putin dal fronte russo, mentre i media ucraini lo hanno definito “disgustoso e inutile”. La CNN riporta che Trump intende organizzare il vertice trilaterale con Putin e Zelensky entro venerdì prossimo 22 agosto, a condizione che i colloqui di lunedì 18 agosto con Zelensky vadano a buon fine. Si prevede inoltre la partecipazione di almeno un altro leader europeo ai colloqui di lunedì, anche se la sua identità non è ancora chiara.


