Ucraina, la Russia tenta l’avanzata nella regione di Dnipropetrovsk: respinta l’offensiva

I militari ucraini confermano un attacco su larga scala nella regione orientale, ma assicurano di aver fermato l’avanzata russa al confine con il Donetsk.

Le forze armate ucraine hanno confermato che l’esercito russo ha tentato di penetrare nella regione industriale orientale di Dnipropetrovsk, in quella che viene descritta come la prima offensiva di tale portata nell’area. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da fonti militari, l’avanzata sarebbe stata fermata.

«Si tratta del primo attacco su vasta scala nella regione di Dnipropetrovsk», ha dichiarato Viktor Trehubov, rappresentante del Gruppo Operativo-Strategico di Dnipro, alla BBC. Lo stesso ufficiale ha precisato che le forze ucraine sono riuscite a contenere l’infiltrazione, impedendo a Mosca di stabilire una presenza stabile nella zona.

Durante tutta l’estate, la Russia ha più volte sostenuto di essere riuscita ad entrare nella regione di Dnipropetrovsk, nell’ambito di un’offensiva volta ad approfondire il controllo del territorio a partire dal vicino Donetsk, già in parte occupato. In particolare, all’inizio di giugno, funzionari russi avevano annunciato l’inizio di un’operazione militare nel settore.

Tuttavia, i più recenti rapporti ucraini indicano che i russi sarebbero riusciti a malapena a superare il confine regionale. L’azione, sebbene massiccia, non avrebbe prodotto risultati significativi per il Cremlino.

La regione di Dnipropetrovsk, finora relativamente distante dalla linea del fronte principale, rappresenta un obiettivo strategico per la Russia, sia per la sua posizione geografica sia per l’importanza industriale. Una sua eventuale caduta aprirebbe nuove direttrici di attacco verso l’interno del Paese.

Intanto, Kiev ribadisce la sua determinazione a difendere ogni chilometro del proprio territorio, sottolineando che le forze russe stanno incontrando una crescente resistenza, anche in aree fino a poco tempo fa meno coinvolte nel conflitto diretto.

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