Turchia vicina all’azione militare nella provincia di Idlib, ultima roccaforte dei ribelli anti-Assad. Erdogan: operazione imminente se continua l’offensiva russa e dei governativi siriani.
Recep Tayyp Erdogan, presidente turco, spiega al gruppo parlamentare del suo partito a Ankara che la Turchia è pronta a un attacco militare nella zona di Idlib, Siria nord-occidentale. Nel suo intervento, secondo quanto riporta l’Ansa, Erdogan conferma che l’operazione militare è solo una questione di tempo. C’è una questione di sicurezza e dagli altri Paesi non arrivano garanzie sufficienti. Quindi, ha aggiunto il capo di Stato turco, si fa da soli.
L’escalation in Siria alza la tensione tra Turchia e Russia
Nonostante questo messaggio di guerra certa, Erdogan lascia una porta aperta all’alleato (ex?) russo. I negoziati tra Ankara e Mosca continueranno anche se finora non hanno portato a nulla. La Russia è sulla stessa posizione: i negoziati devono proseguire anche per evitare un’escalation militare.
Intanto, i raid aerei russi e governativi continuano a colpire la zona. L’ultimo ha ucciso 5 civili e ne ha feriti 11. Secondo l’Onu sono già oltre 900mila i civili sfollati che hanno abbandonato le loro abitazioni dopo l’inizio dell’azione militare avviata a metà dicembre, condotta dall’esercito di Damasco e sostenuta dalla Russia.
Idlib è l’ultima roccaforte dei ribelli e di miliziani jihadisti che dal 2011 combattono per rovesciare il presidente siriano Bashir al-Assad. Nel corso della guerra civile, la popolazione che vive in quest’area è raddoppiata a causa dell’arrivo di migliaia di persone sfollate o in fuga da altre zone della Siria. Scrive la BBC che nel territorio di Idlib ci sono stati circa 3 milioni di persone. Molti di questi sono di nuovo in fuga verso altre destinazioni.