La Russia lancia il più massiccio attacco di droni e missili sull’Ucraina. Trump valuta l’invio dei patriot all’Ucraina.
Donald Trump valuta l’invio dei patriot all’Ucraina dopo il massiccio attacco russo su Kiev e Lutsk. Durante un incontro con i giornalisti alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti ha dato una svolta alla questione dell’invio di armi all’Ucraina. Con il tipico linguaggio trumpiano, ha detto che “darà un’occhiata” alla possibilità di fornire un altro sistema difensivo aereo Patriot.
L’esercito ucraino, ha spiegato Trump, ha chiesto agli Stati Uniti di avere i missili Patriot. E per la prima volta il leader Usa ha detto che ha intenzione di esaminare la proposta. I russi, ha continuato Trump, stanno colpendo sempre più duro e gli ucraini vogliono difendersi.
Il Wall Street Journal ha scritto che si tratterebbe del più grande trasferimento di armi all’Ucraina da quando Trump è presidente. Il quotidiano Usa cita una fonte interna al Dipartimento della Difesa che ha rivelato che Trump ha chiesto al Pentagono di esplorare le diverse opzioni per aumentare la fornitura di armi all’Ucraina.
Stando al magazine online Usa Axios, gli Stati Uniti stanno lavorando a un accordo con la Germania in base al quale i tedeschi venderebbero batterie di patriot all’Ucraina con la condivisione dei costi di Stati Uniti e degli alleati dell’Unione Europea.
Le batterie dei patriot, con le loro capacità di tracciamento e intercettazione ad alta precisione, sono fondamentali per il sistema di difesa aerea a più livelli dell’Ucraina.
Intanto, la Russia ha lanciato il più grande attacco di droni e missili sulle città ucraine. Nella notte del 9 luglio, almeno 741 tra droni e missili sono caduti su Kiev e Lutsk, nella parte occidentale dell’Ucraina. La Russia ha intensificato i suoi attacchi dalla primavera e a inizio estate. L’esercito russo ha fatto operazioni massiccie contro obiettivi civili per terrorizzare gli abitanti usando missili Iskander, droni Shahed, missili balistici e di crociera.


