Trump avverte: “Due settimane per la pace in Ucraina, poi cambierò approccio”

Il tycoon prevede sviluppi imminenti sulla guerra in Ucraina, ma resta vago sulle azioni future. Intanto cresce la pressione sul ritorno dei bambini deportati dalla Russia.

Donald Trump ha dichiarato che entro due settimane sarà chiaro se si potrà raggiungere la pace in Ucraina, altrimenti intende “cambiare tattica”. Lo ha detto il 21 agosto durante un’intervista al “Todd Starnes Show”, senza tuttavia specificare in cosa consisterebbe questo cambio di rotta.

“Sapremo entro due settimane se ci sarà pace in Ucraina. Altrimenti, forse dovremo adottare una tattica diversa”, ha dichiarato Trump, parlando con il commentatore conservatore Todd Starnes.

Le sue parole arrivano pochi giorni dopo l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuto il 18 agosto, e subito dopo un faccia a faccia con il leader russo Vladimir Putin. Nessun progresso concreto è stato annunciato in seguito a questi colloqui.

Trump ha anche pubblicato un messaggio su Truth Social, sottolineando che l’Ucraina non potrà vincere la guerra senza colpire obiettivi all’interno del territorio russo. Ha inoltre accusato Joe Biden di permettere solo una “difesa”, senza consentire a Kyiv di “contrattaccare”.

Queste affermazioni contrastano con quelle dello stesso Trump rilasciate a dicembre 2024, quando definì “un grave errore” permettere all’Ucraina di usare armi americane per colpire in profondità in Russia, sostenendo che tali azioni rischiavano una pericolosa escalation.

Nel frattempo, la posizione della Casa Bianca è cambiata sotto la guida di Biden, che ha autorizzato l’uso dei missili a lungo raggio ATACMS per attacchi mirati oltre confine.


Pressioni sul ritorno dei bambini ucraini deportati

Sempre il 21 agosto, il senatore repubblicano Lindsey Graham ha lanciato un duro monito alla Russia: restituire i bambini ucraini deportati o affrontare l’etichettatura come “stato sponsor del terrorismo” da parte degli Stati Uniti.

“Durante la guerra, la Russia ha rapito oltre 19.000 bambini ucraini. Rubare bambini è un atto barbarico,” ha scritto Graham su X (ex Twitter). “Se non verranno restituiti, spingerò per far designare la Russia come stato sponsor del terrorismo.”

Questa classificazione, attualmente riservata a Cuba, Corea del Nord, Iran e Siria, comporterebbe pesanti sanzionieconomiche e restrizioni diplomatiche e commerciali per Mosca.

Secondo il governo ucraino, sono almeno 19.546 i bambini rapiti dalla Russia dall’inizio dell’invasione su larga scala nel 2022. Di questi, solo 1.560 sono stati riportati a casa. Tuttavia, secondo ONG e fonti ufficiali, il numero reale potrebbe superare i 150.000, con stime che arrivano anche a 300.000.

L’ONG Save Ukraine ha denunciato il 6 agosto l’esistenza di un “catalogo online” di bambini mantenuto dalle autorità russe nella regione occupata di Luhansk, dove i minori sarebbero classificati in base a caratteristiche fisiche come colore degli occhi e dei capelli.

Molti di questi bambini hanno ottenuto documenti russi o sono stati inseriti in famiglie affidatarie russe, rendendo ancora più complesso il loro recupero.

Il ritorno dei bambini ucraini è uno dei punti chiave nei negoziati di pace tra Kyiv e Mosca, ma al momento non si registrano segnali concreti di collaborazione da parte del Cremlino.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.