Il Sudafrica prova a fermare la guerra in Ucraina. Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, incontrerà Vladimir Putin a Mosca e Volodymyr Zelensky a Kiev. Insieme al capo di Stato di Pretoria, ci saranno anche alcuni leader africani di altri Paesi. La delegazione africana, composta dai leader di Senegal, Uganda, Egitto, Repubblica del Congo e Zambia, discuterà con entrambi di un piano di pace i cui dettagli non sono stati rivelati.
Quella di Ramaphosa è una mission impossible. Il governo ucraino ha dichiarato ancora di recente che l’unica condizione per sedersi a un tavolo e che la Russia ceda tutti i territori sottratti all’Ucraina. Il governo di Kiev e quello di Mosca sono d’accordo su un punto: ricevere la missione africana nelle rispettive capitali.
Stati Uniti e Gran Bretagna hanno espresso cautela nel dare appoggio al piano sudafricano. Anche il Segretario generale dell’Onu ha manifestato perplessità.
Il Sudafrica ha mantenuto un atteggiamento di neutralità sulla guerra in Ucraina e si è astenuto al momento del voto sulla risoluzione di condanna dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il Paese è anche considerato il principale alleato della Russia nel continente.