I russi attaccano ancora nell’est dell’Ucraina, ma le forze di Kiev respingono le rappresaglie di Mosca.
Dopo 204 giorni, e migliaia di morti, i russi continuano a attaccare le postazioni ucraine nonostante la sconfitta militare e politica subita una settimana prima a Izjum e nella regione di Kharkiv.
I missili di Mosca hanno colpito edifici residenziali nelle città di Kryvyi Rih, Nikopol, Bilohirka, Marinka, Olhivske, Oskil, Mykolaiv, Ochakiv, Lyubomyrivka, Huliaypole, e Myrne. Un razzo ha colpito una zona residenziale di Petrivska, nella regione di Kirovohrad. Tutte nell’est del Paese. L’esercito ucraino, come ricorda il comando militare nel suo report quotidiano, ha respinto tutti gli attacchi, infliggendo pesanti perdite ai russi nei pressi di Slobozhansky.
Intanto si scopre una fossa comune a Izjum, definita la più grande sepoltura di massa. La polizia ucraina parla di 440 morti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che è stato coinvolto in un incidente stradale, ha detto che le indagini stabiliranno le cause della morte.
In Russia è sotto attacco il ministro della Difesa Serghej Shoigu. La Duma, il Parlamento russo n.d.r., deciderà lunedì per la sua audizione e chiedere conto dell’andamento dell’operazione militare in Ucraina.
In questo contesto, gli Usa hanno annunciato oggi che forniranno altri 600 milioni di dollari al governo di Kiev. Ursula von der Leyen ha dichiarato che Putin deve essere processato per crimini di guerra in Ucraina presso la Corte Penale Internazionale dell’Aja. Von der Leyen ha incontrato Zelensky a Kiev annunciando un pacchetto da 5 miliardi di euro a favore dell’Ucraina. Il colpo di scena arriva dal Papa, che ha dichiarato “moralmente accettabile” la fornitura di armi se queste servono a difendersi.