Patto di Stabilità: 14 Stati UE chiedono la deroga per spesa militare

Deroga al Patto di Stabilità per aumentare la spesa militare. Lo chiedono 14 Stati membri dell’Ue. Non c’è l’Italia.

La Commissione Europea ha annunciato che sono 14 le domande presentate dai Paesi membri per attivare la clausola di salvaguardia nell’ambito del Patto di Stabilità. Le richieste riguardano gli investimenti pubblici nella difesa militare.

I 14 Paesi che chiedono di non far rientrare la spesa militare nel Patto di Stabilità sono i seguenti: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Lettonia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Lituania. La Commissione Europea ha definito, attraverso la sua portavoce, “un successo” le richieste di questi Paesi.

Trattato sull’Unione Europea e Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea


Cos’è la clausola di salvaguardia nei Trattati Ue

La clausola di salvaguardia è una disposizione prevista nei Trattati Ue. Permette a uno Stato membro di derogare temporaneamente alle regole del Patto di Stabilità e Crescita in caso di circostanze eccezionali. Quindi, nel caso di eventi straordinari che possano avere un impatto sulle finanze pubbliche, si possono sospendere alcune regole di bilancio. Di solito la durata è di un anno.

Perché a Bruxelles considerano un successo avere ricevuto queste richieste?

Al tempo della guerra in Ucraina si fa urgente per molti Stati aumentare la propria dotazione organica militare. Certo si tratta in prevalenza di Paesi dell’Europa centro-orientale (in tutto 8 Stati su 14 che hanno fatto richiesta) che si sentono più minacciati dalla Russia.

In più c’è anche il pressing di Donald Trump che ha rivolto più volte l’invito agli Stati membri della Nato di aumentare la spesa destinata agli armamenti. Ora se si guarda con attenzione alla lista dei 14 paesi, si osserva che quasi tutti sono anche membri della Nato.

Intanto, Bruxelles ha la certezza che 14 Stati sono intenzionati a riarmarsi per garantire la propria difesa e, indirettamente, quella dell’Unione Europea. Ci sono insomma le premesse per aprire la strada all’esercito europeo.

Infine, la richiesta di deroga al rispetto del Patto di Stabilità implica che 14 Stati sono sulla stessa linea riguardo alla necessità di difesa da aggressioni e avvertono i pericoli di un’aggressione russa.

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