Dopo oltre una settimana di scontri lungo il confine, le due parti raggiungono un accordo di tregua mediato da Qatar e Turchia per favorire la stabilità regionale.
Pakistan e governo talebano afghano hanno raggiunto un cessate il fuoco immediato dopo più di una settimana di violenti scontri lungo il confine montuoso che separa i due Paesi. L’annuncio è arrivato dal ministero degli Esteri del Qatar, che ha mediato i colloqui insieme alla Turchia, sottolineando che entrambe le parti hanno concordato la creazione di “meccanismi per consolidare una pace e una stabilità durature”.
Il portavoce talebano Zabihullah Mujahid ha definito la fine delle “azioni ostili” un passo “importante”, mentre il ministro degli Esteri pakistano ha parlato di “primo passo nella giusta direzione”.
Gli scontri, i più gravi dalla presa di potere dei Talebani nel 2021, sono esplosi dopo che Kabul ha accusato Islamabad di attacchi aerei sulla capitale afghana. Secondo le Nazioni Unite, almeno tre dozzine di civili afghani sono rimasti uccisi e centinaia feriti negli ultimi giorni di combattimenti.
L’accordo prevede che il governo talebano non offra più sostegno a gruppi armati operanti contro il Pakistan, mentre entrambe le parti si impegnano a non colpire le forze di sicurezza, i civili o le infrastrutture critiche del vicino.
Il ministro della Difesa pakistano Khawaja Asif ha dichiarato che “il terrorismo proveniente dall’Afghanistan sul suolo pakistano sarà fermato immediatamente”. Nuovi incontri tra le delegazioni sono previsti la prossima settimana a Istanbul.
I rapporti tra i due Paesi, storicamente complessi, si sono deteriorati negli ultimi anni. Islamabad, che fu tra i principali sostenitori dei Talebani dopo il 2001, accusa oggi Kabul di fornire rifugio ai miliziani del Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP), responsabili di oltre 600 attacchi contro le forze di sicurezza pakistane nell’ultimo anno.
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