Non solo Donbass. La Russia ha nuovi obiettivi in Ucraina

Lavrov annuncia che la Russia ha nuovi obiettivi in Ucraina e che la campagna militare andrà oltre il Donbass.

Avril Haines, direttrice della National Intelligence Usa, aveva capito tutto due mesi fa quando lanciò l’allarme. A Vladimir Putin non basta il Donbass. I suoi obiettivi vanno ben oltre l’Ucraina dell’est. Nei prossimi mesi, aveva spiegato, la Russia potrebbe avviare un’escalation e diventare sempre più imprevedibile. Potrebbe tentare la conquista della Transnistria, la regione moldava che confina con il sud dell’Ucraina assicurando a Mosca una continuità territoriale lungo tutta la costa meridionale del Mar Nero.

Serghej Lavrov, ministro degli Esteri russo, conferma i timori di Haines. In un discorso televisivo ha spiegato ai russi che i nuovi obiettivi militari sono quelli di espandere le operazioni in altre regioni ucraine, dunque oltre il Donbass e annettere nuove regioni. E’ la risposta della Russia, ha detto Lavrov, alla fornitura di lanciamissili di lungo raggio, gli Himars, forniti dagli Stati Uniti. Il capo della diplomazia del Cremlino ha definito “senza senso” continuare con i negoziati di pace.

L’intervento televisivo di Lavrov ha il sapore di una risposta alle parole del generale Usa Mark Milley. L’alto funzionario statunitense ha detto che l’invasione russa dell’Ucraina sta fallendo nonostante alcune recenti conquiste nell’est. Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato Usa, ha aggiunto che le parole di Lavrov provano che “Questa guerra non è altro che una guerra di conquista territoriale” come Biden ha sempre detto. Dichiarazioni che devono avere fatto arrabbiare l’entourage di Putin.

In questo post dello scorso 30 maggio parlavo delle finte di Lavrov e Putin. E scrivevo che il dittatore russo sarebbe andato ben oltre il Donbass. La guerra sarà ancora molto lunga.

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