L’estensione a est della Nato preoccupa la Russia. A maggio l’addestramento dei primi militari della Georgia. Accordo di cooperazione con la Serbia.

Nato più vicina a Georgia e Serbia. Russia più lontana. L’organizzazione militare atlantica prosegue il suo processo di espansione a est e allarma la Russia.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha spiegato, in una conferenza stampa dello scorso 11 febbraio, che: “La Georgia è sempre più vicina alla Nato, grazie alle sue riforme interne e alla condivisione della politica di sicurezza dell’Alleanza Atlantica.
Stoltenberg ha anche parlato di impegno a sostenere il sistema difensivo georgiano. A maggio, a Tbilisi comincia l’addestramento del primo gruppo di militari dell’esercito della Georgia. Sul piano delle riforme, Stoltenberg ha riconosciuto l’impegno del Paese a potenziare le istituzioni democratiche e i progressi nei campi strategici statali, come l’indipendenza del sistema giudiziario.
Il numero uno della Nato ha confermato l‘impegno dell’Alleanza Atlantica a difendere l’integrità e la sovranità della Georgia, a tutelare le sue frontiere internazionalmente riconosciute. “Ci rivolgiamo alla Russia- è l’appello di Stoltenberg- perché ritiri il suo riconoscimento delle regioni georgiane dell’Abkhazia e dell’Ossezia del Sud come Stati indipendenti”.
La Nato, conferma Stoltnberg, sta lavorando per accelerare il processo di adesione della Georgia all’Alleanza Atlantica.
Non solo Georgia. La ostpolitik della Nato agisce anche sul versante balcanico. Nato e Serbia hanno concluso un accordo di cooperazione che il Parlamento serbo ha ratificato lo scorso 12 febbraio.
I punti centrali dell’intesa sono la libertà di movimento e l’immunità in Serbia per i Paesi dell’Alleanza Atlantica; lo scambio di informazioni tra le forze armate. Non è l’adesione della Serbia alla Nato ma poco ci manca.
Così, la Russia si preoccupa. La portavoce del Ministero degli esteri russo, Marija Zaharova, ha commentato l’accordo Nato-Serbia dicendo che Mosca si aspetta il proseguimento della politica di neutralità militare della Serbia.
Il presidente serbo, Alexander Vucic, risponde alle critiche sull’accordo ribadendo che la Serbia rimane neutrale militarmente. “La cooperazione con la Nato – ha specificato- è necessaria per proteggere i serbi del Kosovo”.
Per approfondire leggi anche:
L’amico americano – da Notiziario Estero dell’8 febbraio 2016
Nato e Russia le origini della crisi – da Notiziario Estero del 3 ottobre 2015
Relations Nato-Georgia (dal sito web della Nato)