Massima allerta in Russia per i test dell’Ucraina e della forza Nato

Prosegue la tensione al confine tra Russia e Ucraina. Kiev testa i sistemi antimissile russi e la Nato potenzia la sua forza di risposta rapida.

In Russia è massima allerta per i test missilistici ucraini vicino al Donbass e il potenziamento della Nato Response Force, la forza di risposta rapida della Nato.

Nella giornata del 22 dicembre, l’Ucraina ha testato i sistemi missilistici anticarro Javelin, fabbricati negli Stati Uniti. Il test è avvenuto nel corso di esercitazioni militari condotte vicino al Donbass, la regione nell’Ucraina orientale contesa tra governo di Kiev e separatisti filo-russi.

L’Ucraina ha in dotazione 100 Javelin e almeno 500 missili che possono essere utilizzati nel Donbass in caso di invasione russa. Il ministero della difesa ucraino ha spiegato che a 200 km di distanza, in territorio russo, ci sono 122.000 soldati del Cremlino. Tra test missilistici e militari, la tensione sull’Ucraina è destinata a aumentare.

Intanto, i media russi e tedeschi scrivono che per la prima volta l’Alleanza Atlantica ha adottato una contromisura militare in risposta al dispiegamento di 175mila uomini di Vladimir Putin al confine ucraino.

Stando alle fonti, che citano un alto diplomatico presso l’organizzazione atlantica, è stata potenziata la Nato Response Force, la forza di intervento rapido. Quest’ultima è stata costituita nel vertice di Praga del 22 novembre 2002 e composta da unità terrestri, di mare e, aeree e speciali multinazionali impiegabili in qualsiasi parte del mondo ed in una vasta gamma di operazioni: guerra convenzionale, risposta alle crisi e di difesa collettiva ex art.5 del trattato NATO.

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