Madagascar, il golpe dei poveri

Proteste giovanili esplose tra blackout, carestia e disservizi: Capsat, unità militare d’élite, si schiera con la folla mentre la presidenza denuncia un tentativo di colpo di Stato.

Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina ha denunciato un tentativo di colpo di Stato e che il Paese è sotto attacco.

Qualche ora dopo un’unità dell’esercito denominata “Capsat” ha annunciato di avere preso il comando miltare ed avere il controllo delle forze armate di terra, aria e mare. Si tratta della stessa unità che ha aiutato Rajoelina a arrivare al potere durante la crisi politica del 2009.

Il Madagascar è stato prima al centro delle proteste politiche dei movimenti giovanili iniziate lo scorso 25 settembre contro la razionalizzaizone energetica e idrica. Successivamente, sono inziate le manifestazioni di piazza contro la politica del presidente ritenuto incapace di affrontare la disoccupazione, gli alti costi della vita e l’alto livello di corruzione.

Intanto, il Capsat ha fatto sapere di avere nominato un nuovo capo di Stato Maggiore, il generale Demosthene Pikulas.

Le manifestazioni continuano da due giorni di fila nella capitale Antanarivo e il corteo si è diretto a piazza 13 Maggio, chiamata piazza della Democrazia, punto cruciale delle prime sollevazioni. I manifestanti hanno ottenuto che una parte dei militari della Capsat ha aderito alle contestazioni.

L’Air France ha sospeso tutti i voli da Antanarivo fino al 14 ottobre in attesa della soluzione dei problemi di sicurezza. L’Unione Africana segue l’evolversi della situazione e ha invitato le parti al dialogo per riportare la stabilità. Il movimento protagonista delle contestazioni si chiama “Gen Z Mada” e si organizzano attraverso i social media, lanciando la sfida più grande al presidente Rajoelina dalla sua rielezione del 2023.

Il Madagascar ha ottenuto l’indipendenza nel 1960 dalla Francia. Da allora ha affrontato di frequente rivolte e sollevazioni popolari. L’ultima è stata quella del 2009 che ha portato alle dimissioni dell’ex-presidente Marc Ravalomanana e all’arrivo al potere di Rajoelina. Quest’ultimo ha governato per quattro anni, poi è stato eletto nel 2018 e di nuovo nel 2023. Il Paese è uno dei più poveri al mondo con il 75% degli abitanti vivono sotto la soglia della povertà secondo la Banca Mondiale. Inoltre, solo un terzo dei suoi 30 milioni di abitanti ha accesso all’elettricità secondo il Fondo Monetario Internazionale.

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