L’Ungheria chiede più regole per Google e Facebook

Budapest vuole regolamentare il potere eccessivo dei due colossi di internet. Perché trovare le regole per Google e Facebook è la sfida dei prossimi anni.

Servono più regole per Google e Facebook. La pensano così a Budapest dove il ministro ungherese della Giustizia, Judit Varga, ritiene sia necessario regolamentare il potere eccessivo dei due colossi del web. Il ministro della Giustizia ha anche aggiunto che la vera sfida dei prossimi decenni sarà proprio quella di trovare un quadro legislativo di norme in grado di controllare i due giganti tecnologici. Per fare questo ha annunciato che istituirà un gruppo di lavoro per esaminare alcune questioni centrali legate alla rete: quali sono i confini della libertà di espressione? O quelli di censura che Google e Facebook esercitano quotidianamente? C’è poi il grande tema della protezione dei dati e quello fiscale. Le grandi imprese transfrontaliere non sono localizzate in paesi specifici e questo comporta di rivedere come regolarizzare le attività transfrontaliere a livello di Ue ma anche nazionale. La questione sul campo, ha rilevato la Varga, è quella che questi gruppi non possono essere controllati, non pagano le tasse dovute nei posti in cui generano il loro reddito. Sul tema è intervenuta anche la neo-presidente della Commissione Europea Ursula Van der Leyen, secondo la quale i giganti della tecnologia devono pagare una quota equa perché usano gli spazi virtuali europei ma non ne condividono gli oneri. Il dibattito sulla tassazione dei servizi digitali è fermo al Consiglio Europeo e l’argomento continua a rimanere all’ordine del giorno.
La questione, al di là delle considerazioni ungheresi, esiste da anni. Facebook ha già avuto una multa dalla Gran Bretagna per violazione dei dati sulla privacy con l’affaire Cambridge Analytica. Anche Google ha avuto diversi problemi e multe. L’Unione Europea ha sanzionato il gruppo californiano con 1,49 miliardi a marzo 2019.

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