In Russia proseguono le proteste e manifestazioni in difesa di Alexei Navalny, arrestato il 17 gennaio al suo rientro dalla Germania. Dopo i cortei e gli arresti dello scorso fine settimana, la situazione è peggiorata con la sentenza di condanna pronunciata ieri da un tribunale russo. Il giudice ha condannato l’attivista a tre anni e mezzo di reclusione. La reazione popolare non si è fatta attendere. La polizia è intervenuta arrestano quasi 1400 persone, che si aggiungono alle 4000 di sabato scorso. Intanto, le autorità russe gettano acqua sul fuoco. Sergei Lavrov è intervenuto sulla vicenda sostenendo che in occidente viene esagerata la portata degli eventi attorno a Navalny. La Russia ha sempre negato di essere estranea al tentato avvelenamento di Navalny.
Non si può più di Navalnij… Se Occidente punta su questo personaggio, scaltro, viscido, corrotto, maleducato, nazista, per rovesciare governo russo…. mi dispiace molto. Avete sbagliato su tutto. Popolo russo non accetterà mai questo “rivoluzionario”. È una utopia assoluta.
Non c’è una posizione così netta di sostegno a Navalny. Oggi nel colloquio tra Lavrov e Borrell (rappresentante dell’Unione Europea) è emersa una volontà di cooperare e di confrontarsi.
Poi in serata Mosca ha deciso di espellere tre diplomatici europei. E ha riaperto una crisi.