La quiete dopo la tempesta: un nuovo capitolo per Israele e Gaza

Dopo oltre due anni di prigionia, gli ultimi ostaggi israeliani sono tornati a casa. Le famiglie chiedono il rispetto degli accordi, mentre la diplomazia prova ad aprire nuovi spiragli di pace.

Dopo oltre due anni di prigionia, gli ultimi 20 ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza sono finalmente tornati a casa. Rapiti durante gli attacchi del 7 ottobre 2023, il loro ritorno ha segnato un momento di intensa commozione, con abbracci, lacrime e sollievo.

Oggi Hamas ha annunciato la restituzione dei corpi di quattro ostaggi deceduti, ma sostiene di non conoscere il destino di altri 24 ancora dispersi. Le famiglie chiedono che l’accordo venga rispettato fino in fondo.

Come parte dello scambio, Israele ha liberato quasi 2.000 detenuti palestinesi, un gesto che potrebbe aprire la strada a un nuovo equilibrio, ma che suscita anche tensioni e interrogativi su giustizia e sicurezza.

Nel frattempo, Donald Trump è arrivato in Egitto per partecipare a un vertice internazionale per la pace. Dopo aver dichiarato la fine della guerra a Gaza come “l’alba di un nuovo Medio Oriente”, il presidente USA cerca ora di guidare il processo diplomatico, pur consapevole che le trattative sono tutt’altro che concluse.

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