Vladimir Putin lancia la sua proposta per una tregua in Ucraina. L’annuncio del presidente russo arriva nel mezzo del G7 di Borgo Egnazia e alla vigilia della Conferenza di Pace iper l’Ucraina n Svizzera.
Nel giorno della dichiarazione finale del G7 italiano di Borgo Egnazia, Vladimir Putin lancia la proposta per una tregua in Ucraina. Il presidente russo ha annunciato che la Russia è pronta a un cessate il fuoco e all’avvio di negoziati se le truppe ucraine si ritireranno completamente dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e Kiev si impegnerà a non aderire alla Nato.
Putin ha aggiunto che per mettere fine alla guerra, l’Ucraina dovrà avere “uno status neutrale, non allineato”, e non avere armi nucleari. Il leader russo ha anche specificato che i diritti, le libertà e gli interessi dei cittadini di lingua russa in Ucraina devono essere pienamente garantiti, le nuove realtà territoriali, lo status delle repubbliche di Crimea Sebastopoli, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia come soggetti della Federazione Russa devono essere riconosciute”.
Queste disposizioni basilari e fondamentali – ha concluso- dovranno essere registrate sotto forma di accordi internazionali fondamentali e ciò implica anche l’abolizione di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia.
L’intervento di Putin arriva anche alla vigilia della Conferenza di Pace per l’Ucraina in Svizzera. Volodymyr Zelensky ha risposto che Putin e come Hitler e non ci si può fidare. Il presidente ucraino ha sempre detto che un negoziato per la tregua è possibile solo se i russi ritirano le loro forze dai territori occupati.
Gli Stati Uniti hanno sostenuto che Putin non può dettare le condizioni per negoziare. La Russia è responsabile di un’aggressione nei confronti di un altro Stato e ha violato il diritto internazionale. Anche altri Paesi hanno respinto la proposta di Putin, giudicandola pretestuosa e non credibile.