La guerra russo-ucraina: cinque punti sulla politica e diplomazia

Cosa sappiamo della situazione politica in Ucraina? I cinque punti sulla politica e diplomazia.

Dopo 665 giorni di guerra tra Russia e Ucraina, la situazione rimane ancora in una fase di stallo e non si intravedono grandi speranze di una soluzione.

Sul versante politico e diplomatico, ecco cinque punti per comprendere cosa sta succedendo al fronte.

  1. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede la mobilitazione di altre 500.000 persone per respingere le forze russe dal suo territorio. Inoltre, ha fatto appello agli Stati Uniti e agli altri alleati occidentali di Kiev a mantenere il loro sostegno al paese. Ha detto che spera anche che gli scambi di prigionieri, che secondo lui sono stati ritardati a causa di “motivi” non specificati da parte russa, riprendano presto. L’ultimo scambio è avvenuto all’inizio di agosto.
  2. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto ai capi militari e della difesa che Mosca ha lo slancio nella sua guerra in Ucraina ed è ben posizionata per raggiungere i suoi obiettivi, sostenendo che i tentativi di sconfiggerla sono falliti. Putin ha anche affermato che Mosca sta potenziando il suo arsenale nucleare e mantenendo le forze armate al massimo livello di prontezza.
  3. Il governo italiano ha approvato un decreto che gli consente di fornire “mezzi, materiali e attrezzature” all’Ucraina nella sua lotta contro la Russia fino alla fine del 2024. Le forniture includeranno non solo armi ma anche generatori di energia e “tutto il necessario per sostenere le operazioni militari in difesa del Paese”. civili disarmati”, si legge in un comunicato del Ministero della Difesa. Un tribunale polacco  invece ha condannato 14 cittadini russi, bielorussi e ucraini per aver fatto parte di una rete di spionaggio che preparava atti di sabotaggio per conto di Mosca. Sono stati condannati a pene detentive che vanno da 13 mesi a sei anni.
  4. Un ex soldato russo ha chiesto asilo nei Paesi Bassi e ha detto di voler testimoniare davanti alla Corte penale internazionale (CPI) sui crimini di guerra russi a cui ha assistito mentre combatteva in Ucraina. Chuck Schumer, il leader della maggioranza al Senato degli Stati Uniti, ha affermato che la Camera alta intende approvare un accordo per fornire ulteriori aiuti all’Ucraina e rafforzare la sicurezza dei confini degli Stati Uniti non appena tornerà a Washington, DC a gennaio, dopo le vacanze di Natale e Capodanno.
  5. Volker Turk, responsabile dei diritti umani delle Nazioni Unite, ha dichiarato che la Russia ha commesso crimini di guerra in Ucraina, inclusi 142 casi di “esecuzioni sommarie” di civili, nonché sparizioni forzate, torture e maltrattamenti come violenza sessuale contro i detenuti.

La Russia è pronta al dialogo von l’Ucraina.

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