Il comando generale dell’Ucraina ha dichiarato che il suo esercito avanza ancora nella parte orientale del Paese. La controffensiva degli uomini di Volodymyr Zelensky ha portato alla liberazione di almeno tremila chilometri quadrati, 500 nella sola area di Kharkiv. Per il presidente ucraino sono almeno seimila i kmq liberati nell’ultimo mese.

I russi hanno risposto lanciando raid aerei proprio nella medesima zona di Kharkiv della quale hanno perso il controllo in questi giorni. Mosca intanto ha comunicato che dal 16 settembre esce dalla Convenzione Europea sui diritti umani. Una scelta grave tanto che il Consiglio d’Europa ha dichiarato in una comunicazione ufficiale che in questo modo milioni di russi non saranno più tutelati dalle norme della Convenzione.
In Russia qualcosa comincia a muoversi sotto il profilo delle critiche a Vladimir Putin per la conduzione della guerra. Serghej Markov, ex-consigliere di Putin, ha detto che l’esercito russo deve cambiare la sua strategia. Insieme a lui, come spiega Al-Jazeera sul suo sito, ci sono diversi altri esperti che ritengono troppo modesta la campagna dell’esercito russo e chiedono una maggiore escalation. E’ il partito della guerra, i falchi attorno a Putin che vogliono un’operazione più incisiva.