La Bielorussia attaccherà l’Ucraina?

La Bielorussia potrebbe attaccare l’Ucraina.

Ci sarebbero 13mila militari bielorussi pronti a attaccare l’Ucraina. Lo dicono i vertici militari di Kiev. Lo scorso 4 agosto, un rapporto dello Stato maggiore delle forze armate ucraine riportava che alcune unità delle forze operative speciali della Repubblica di Bielorussia effettuano test di reazione veloce e prontezza a combattere.

Nelle direzioni Volyn e Polissya, le unità delle forze armate della Repubblica di Bielorussia stanno rafforzando una parte del confine tra Bielorussia e Ucraina nelle regioni di Brest e Gomel.

Già lo scorso 20 marzo in Ucraina è stato lanciato di nuovo l’allarme si una possibile aggressione anche da parte della Bielorussia. Il ministro della difesa di Kiev aveva spiegato che Minsk si stava preparando per un attacco. Ci sono segnali, ha detto in quell’occasione, che mostrano come la Bielorussia si stia preparando a lanciare un’offensiva. Ha aggiunto che l’esercito ucraino è pronto a respingere gli attacchi dal fronte bielorusso.

Uno dei prossimi giorni potrebbe quindi essere quello di una nuova svolta militare: un’escalation militare russa e l’ingresso in guerra della Bielorussia.

Lo scorso 11 marzo alcuni funzionari ucraini hanno accusato Mosca di bombardare zone della Bielorussia, partendo dallo spazio aereo ucraino. L’obiettivo è quello poi di incolpare l’esercito di Kiev e fornire a Minsk un casus belli per giustificare il suo ingresso in guerra.

Non a caso, il Centro per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni ucraino ha parlato di un’aggressione bielorussa all’Ucraina entro le 21 dell’11 marzo (le 20 ore locali).

Scrive il Centro che la decisione di un ingresso in guerra di Minsk sarebbe stato deciso nell’incontro tra Vladimir Putin e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. Il padrone di Minsk ha ripetuto più volte che Kiev si stava preparando a attaccare il Donbass e anche la Bielorussia. Le sue parole sembrano una campana che suona a morte e sanno di pugnalata alla schiena di un uomo morente.

Inoltre a marzo rilevazioni dal satellite mostrano che le forze armate del Cremlino stanno ammassando convogli militari nei pressi di Kiev. Tutto fa quindi pensare a una grande escalation militare. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avvertito l’11 marzo che la Russia starebbe progettando un grande attacco e un’invasione a tutto campo.

Cosa succede in Ucraina

A dare man forte al presidente Biden era intervenuto a Washington anche Ned Price, portavoce del Dipartimento di Stato. Price ha spiegato che qualunque cittadino che entri ora in Ucraina rischia di essere catturato come prigioniero o di essere ucciso.

Il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato nuove sanzioni per la Russia, consistenti nel divieto di commercio di frutti di mare, diamanti e vodka. Il leader Usa ha spiegato che si tratta di prodotti strategici per l’export russo e che il loro divieto comporterà un grave contraccolpo ad alcuni settori dell’economia russa.

La Russia è stata anche esclusa dalla clausola della nazione più favorita applicata nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. La clausola prevede che le condizioni migliori che uno Stato fa a una nazione deve poi applicarle a tutti gli altri. Di conseguenza, per la Russia scattano liberamente i dazi doganali stabiliti da ciascun Stato per l’import di prodotti russi.

Mario Draghi aveva spiegato da Versailles dopo il vertice Ue, citando Biden, che le sanzioni sono l’unico modo per rispondere all’aggressione russa e alternative a una guerra. Vedremo i loro effetti nelle prossime settimane. Per ora l’unica cosa certa è che saranno settimane dure per tutti.

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