Israele ha iniziato la battaglia di Gaza City nella notte. La città palestinese sta bruciando secondo quanto riferiscono i media internazionali. L’esercito israeliano ha attaccato con tank e elicotteri Apache. Fonti mediche citate dai media parlano già di oltre 60 morti. Il ministro della difesa israeliano Katz ha detto che non si torna indietro.
A Gaza ci sarebbero almeno 700mila palestinesi rimasti intrappolati nella città. I media israeliani scrivono che Hamas sta portando gli ostaggi in superificie per usarli come bersagli umani contro Israele. I parenti degli ostaggi si sono diretti sotto l’abitazione di Benjamin Netanyahu per protestare contro l’operazione che ne metterebbe a repentaglio la vita.
Gli attacchi sono massicci e si utilizzano anche bombe robot per distruggere gli edifici.
La Commissione indipendente Onu di inchiesta sulla situazione dei diritti nei territori occupati della Palestina ha detto a Al Jazeera che Israele sta commettendo un genocidio. Israele ha risposto che l’inchiesta è falsa e che i commissari sono antisemiti.
Intanto, gli Stati Uniti hanno ribadito il pieno appoggio all’operazione nella Striscia di Gaza. Netanyahu ha ringraziato il presidente Donald Trump per il sostegno. Paradossalmente, l’attacco di Israele arriva il giorno dopo l’incontro tra il segretario di Stato Marco Rubio e Netanyahu. Gli Usa sapevano o è l’ennesima beffa che il premier israeliano si fa degli Stati Uniti?
Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha criticato duramente l’operazione israeliana. Non ci sono obiettivi politici, ha dichiarato, e non si è mai vista un’operazione di questo genere senza obiettivi.


