I colloqui di pace avrebbero luogo a Ginevra. Il governo ha accettato. Anche le forze paramilitari ribelli, che si scontrano con l’esercito regolare, hanno accolto con favore la proposta.
Il governo del Sudan ha accettato con riserva l’invito a partecipare ai colloqui di pace sponsorizzati dagli Stati Uniti a Ginevra, alimentando la speranza di porre fine a una guerra durata 15 mesi.
Il governo è allineato con l’esercito nella sua guerra contro le forze paramilitari di supporto rapido (RSF). L’esercito ha evitato i recenti tentativi di riavviare il cessate il fuoco o i negoziati di pace, con gli islamisti che dominano le sue fila che chiedono una vittoria militare.
I colloqui di Ginevra rappresenterebbero il primo grande sforzo da mesi per riunire esercito e RSF. La RSF ha accettato l’invito degli Stati Uniti subito dopo che era stato proposto la scorsa settimana.
La guerra ha causato la più grande crisi umanitaria del mondo, con un quinto della popolazione sfollata e una probabile carestia in tutto il paese. I precedenti colloqui convocati dagli Stati Uniti e dall’Arabia Saudita a Jeddah si sono interrotti senza un accordo.
La RSF, che lo scorso anno si è scontrata con l’esercito sui piani di integrazione delle proprie forze, ha preso il controllo di otto delle 18 capitali di stato del Sudan, inclusa la capitale Khartoum, e si sta espandendo ulteriormente nel sud-est del paese.