Licenzia il ministro delle finanze e nomina Jeremy Hunt. Che consiglia il contrario del suo programma. Il garbuglio di Liz Truss.
Prima una manovra finanziaria presentata il 23 settembre e subito contestata tanto da essere ritirata. Dopo il licenziamento in tronco di Kwasi Kwarteng, Cancelliere dello Scacchiere -questo il titolo antico del ministero delle finanze britannico- per avere introdotto nella manovra il taglio delle tasse ai più ricchi per rilanciare l’economia britannica. In Gran Bretagna succede di tutto tanto da far sembrare Boris Johnson un gigante dell’autorevolezza politica.
La minimanovra voluta dalla coppia Liz Truss-Kwarteng aveva creato il panico sui mercati finanziari. Il taglio delle tasse ai redditi più alti comportava anche il taglio alla spesa pubblica con ripercussioni sulle categorie meno abbienti. Le polemiche che ne sono seguite hanno convinto la premier britannica Truss a licenziare Kwarteng. Lo ha sostituito Jeremy Hunt, nominato da Liz Truss. Più realista di Kwarteng, Hunt ha spiegato a Sky News che gli enti governativi e pubblici dovranno adattarsi a un taglio della spesa, mentre le tasse non scenderanno come inizialmente promesso ma al contrario saranno in aumento.
La Truss, che è primo ministro da 39 giorni, sta già affrontando le pressioni interne al suo partito sulla minimanovra che prevede tagli alle tasse per 45 miliardi di sterline. Tagli che difficilmente potranno realizzarsi. Hunt, che ha già fatto il ministro degli esteri, potrebbe prepararsi per sostituire la premier, sempre più in difficoltà nel partito.