di Valeria Fraquelli.
Forse non tutti lo sanno ma nell’intera Europa esistono molti micro Stati che aspirano all’indipendenza, che non si sentono per niente parte della nazione alla quale appartengono e per questo cercano in tutti i modi di ottenere la loro indipendenza.
Alcuni micro Stati si appellano alla storia per fare valere le loro ragioni e rendere la loro richiesta di indipendenza più veritiera, altri si sono dichiarati unilateralmente autonomi e hanno dato origine a repubbliche o principati con una loro valuta, una loro milizia, un inno nazionale… Tutti i micro Stati hanno le loro caratteristiche e le loro peculiarità, hanno una loro storia e forse se si scava bene a fondo le loro richieste di indipendenza non sono del tutto inventate, forse c’è davvero una qualche verità ma ovviamente le nazioni più grandi di cui i micro Stati sono parte non permetteranno mai la secessione.
I micro Stati d’Europa sono tanti anche nel nostro Paese ne ospitiamo uno molto particolare, il principato di Seborga. Seborga è una piccola e bellissima cittadina ufficialmente in provincia di Imperia ma le sue istanze autonomistiche si sono fatte talmente forti da portare alla creazione di un principato che trova le sue basi nella storia stessa del nostro Paese e della sua fondazione.
Comunità forte e coesa quella di Seborga, che ha saputo formare una sua monarchia costituzionale e trovare un suo equilibrio tra l’appartenenza all’Italia e una voglia di indipendenza che è insita nella stessa storia della cittadina. Gli abitanti di Seborga rivendicano la loro autonomia dicendo che la cittadina non è mai stata annessa al Regno d’Italia e per questo la voglia di autonomia è cresciuta e si è formata una piccola monarchia costituzionale che pur essendo molto gelosa della sua indipendenza è riuscita ad accettare anche la sua appartenenza all’Italia.
Sempre restando in Italia un discorso a parte merita la piccola Repubblica di San Marino che con orgoglio rivendica la sua indipendenza e con l’elezione dei due reggenti provvede al suo governo. Grazie al turismo riesce ad avere una economia molto florida e vanta piatti tipici, una università con molte facoltà, molte iniziative culturali…
La piccola San Marino trae quasi tutta la sua ricchezza dal turismo e dalle sue bellezze artistiche e paesaggistiche; migliaia di turisti ogni anno la visitano e questa repubblica incastonata nel territorio italiano è orgogliosa e molto gelosa della sua indipendenza e farà di tutto per difenderla.
Andando più a est sicuramente non possiamo tralasciare la Transnistria, uno Stato che non è riconosciuto da nessuno se non dalla Moldavia, in cui i documenti valgono poco o nulla e gli abitanti sono come prigionieri del loro stesso territorio.
Si può dire che la Transnistria sia l’unico fazzoletto di terra in cui tutto è rimasto come fermo all’epoca dell’Unione Sovietica con una economia socialista, dove il tempo si è come fermato e sembra che la vecchia URSS non sia caduta. Solo le grosse fabbriche abbandonate e le maschere antigas che dovevano servire in caso di attacco nucleare dimostrano gli anni che sono passati.
I micro Stati sono tante piccole patrie con storia, cultura, tradizioni,… e cercano di trovare il loro posto nel mondo, di trovare un loro angolino in cui essere riconosciute, di fare emergere quelle caratteristiche che le rendono uniche.
Gli stessi abitanti si sentono cittadini di questi micro Stati e si riconoscono nella loro cultura e nelle loro tradizioni, sentono le autorità locali come più vicine a loro e alle loro esigenze, si sentono più rappresentati nel locale.
Un discorso a parte merita l’Alto Adige. Può essere considerato una piccola patria o una semplice regione autonoma italiana ma quello che è certo è che convivono nel territorio tre gruppi etnici che vogliono rivelarsi agli altri con tutte le loro caratteristiche, vogliono difendere con le unghie e con i denti le loro peculiarità.
In Alto Adige italiani, tedeschi e ladini si fanno sentire e spesso questo è stato causa di scontri ed è sfociato in un vero e proprio terrorismo. Il gruppo etnico tedesco in fondo non ha mai riconosciuto la sua appartenenza all’Italia e molto spesso ci sono state iniziative di secessione e di annessione all’Austria o di indipendenza. Basta pensare a Eva Klotz e alle sue iniziative di secessione e di “supremazia” del gruppo etnico tedesco, basta pensare a quelle riunioni di persone che chiedono a gran voce di essere indipendenti dall’Italia.
Profonde spaccature lacerano questo territorio incastonato tra le splendide Dolomiti e ancora oggi non sono sanate con gli italiani che si sentono parte della penisola e i tedeschi e i ladini che si sentono parte di una piccola patria con propria cultura, tradizione, festività…
In conclusione tutti i micro Stati sono nati e nascono per fare fronte ad un desiderio di indipendenza che nasce nel profondo dell’animo umano.