Gli Usa autorizzano l’uso di alcuni missili a lungo raggio all’Ucraina

Svolta di Trump? Stati Uniti e Europa sono sulla stessa linea d’onda per fermare la Russia? Putin avvia le esercitazioni nucleari.

Mentre il Cremlino fa sapere che la Russia ha condotto esercitazioni militari nucleari alla presenza di Vladimir Putin, negli Stati Uniti e in Europa avviene una svolta rispetto al conflitto.

Washington dà una sterzata che può cambiare il destino della guerra e anche della diplomazia. Il Wall Street Journal ha scritto che gli Usa hanno autorizzato l’Ucraina a usare alcuni missili a lungo raggio. L’Amministrazione di Donald Trump ha quindi revocato una restrizione che vieta al governo ucraino l’uso di alcuni missili a lungo raggio forniti dai paesi occidentali. Il quotidiano newyorchese cita funzionari dell’amministrazione Usa.

Non sappiamo che tipo di missili siano autorizzati. Tuttavia, il giorno prima l’esercito ucraino ha usato un missile da crociera fornito dal Regno Unito, lo Storm Shadow, per colpire un impianto di produzione russo di produzione di esplosivi a Bryansk. Vale la pena di notare che la decisione statunitense arriva dopo che i poteri per condurre attacchi con questi missili è stato trasferito dal segretario alla Difesa Pete Hegseth al generale Alexus Grynkewich, capo dell’esercito Usa in Europa ma anche comandante della Nato.

Un passo in avanti verso l’unità di intenti tra Stati Uniti e Europa si compie con le sanzioni a Mosca. Il segretario al Tesoro Usa Scott Bressent ha parlato di un sostanziale aumento di sanzioni alla Russia. Allo stesso tempo la Slovacchia ha tolto il veto che aveva posto sul 19° pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea.

Washington e Bruxelles sono sempre più sulla stessa linea d’onda per fermare la Russia? Molto dipende da Trump, che ci ha abituati a cambi di passo continui. Questa volta, tuttavia, molto fa pensare che la decisione sia partita dallo stesso presidente Usa. L’ennesimo fallimento di un dialogo tra Trump e Putin a Budapest (la Russia ha annunciato che non c’era in programma alcun summit), lascia intendere che forse il capo della Casa Bianca si sia stancato di essere menato per il naso dal dittatore russo.

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