Washington sceglie la linea dura per sbloccare la crisi politica tra il presidente afgano e il suo rivale.
Gli Stati Uniti tagliano 1 miliardo di dollari di aiuti all’Afghanistan. La decisione- ha annunciato il segretario di Stato Mike Pompeo– è stata presa dopo l’intervento diplomatico a Kabul in questi giorni. Pompeo non è riuscito a convincere il presidente afgano Ashraf Ghani e il suo rivale politico Abdullah Abdullah a formare un governo di unità nazionale. La sua presenza lunedì 23 marzo nella capitale afgana non è servita a sbloccare la crisi politica e a rilanciare un dialogo politico. Con la conseguenza che la tensione tra i due rivali rischia di mettere in pericolo l’accordo di pace raggiunto da Washington con i capi talebani.
La disputa tra Ghani e Abdullah mette rischio non solo l’accordo di pace tra Usa e Talebani. Il presidente Donald Trump ci ha messo la faccia con la promessa del ritiro dei militari statunitensi dall’Afghanistan entro il luglio 2021. La diplomazia di Washington ha lavorato in questi anni in vista dell’obiettivo di “riportare i ragazzi a casa”.
Da qui la scelta della Casa Bianca e Dipartimento di Stato. Tagliare la spesa americana in aiuti per l’Afghanistan: 1 miliardo di dollari previsto per il 2020. L’obiettivo della diplomazia americana è quello di fare pressione affinché riprenda il dialogo politico tra Ghani e Abdullah. E se non ci sono segnali di rilancio del dialogo e dei negoziati, gli Usa sono pronti a tagliare i fondi per gli aiuti anche per il 2021. La crisi politica tra Ghani e Abdullah è iniziata a seguito delle elezioni presidenziali dello scorso settembre vinte da Ghani e contestate da Abdullah.
Al termine della sua missione a Kabul, Pompeo è passato dal Qatar. Nella base militare Usa ha incontrato la delegazione di talebani e il suo capo Abdulghani Baradar. I capi tribù talebani hanno confermato di rispettare quanto previsto nell’accordo con Washington e di prepararsi ai colloqui con le parti interafgane per la road map di pace e stabilità politica del Paese.