Lecornu lascia dopo soli 26 giorni. Macron gli concede 48 ore per trovare un piano di stabilità, mentre il paese affonda nell’instabilità politica ed economica.
La Francia affronta una nuova crisi istituzionale dopo le dimissioni lampo del primo ministro Sébastien Lecornu, in carica da appena 26 giorni. La sua uscita arriva all’indomani della presentazione del governo, subito bersagliato da critiche trasversali e minacciato da un voto di sfiducia.
Il presidente Emmanuel Macron, preso alla sprovvista, gli ha affidato 48 ore per cercare una soluzione che garantisca “stabilità al Paese”. Ma le opzioni sul tavolo sono limitate: un nuovo premier, lo scioglimento del Parlamento o, meno probabile, le dimissioni dello stesso Macron.
Dal 2024 la Francia ha cambiato cinque primi ministri. Il Parlamento resta diviso, i partiti incapaci di collaborare, e l’economia rallenta. Mentre cresce la pressione per nuove elezioni, l’ombra di Marine Le Pen si allunga sull’Eliseo.
Francia senza governo: sfiduciato Bayrou


