Non si arresta l’avanzata dell’esercito ucraino. I soldati di Kiev hanno distrutto l’equipaggiamento e le strutture russe a Novoaidar e a Kadiivk, nel distretto del Donetsk. A Kuibyshevsky, sempre nel Donetsk, il sindaco filo-russo ha parlato di 13 morti e molti feriti causati da una serie di bombe lanciate sulla città separatista.
Volodymyr Zelensky ha spiegato che le forze ucraine stanno prendendo il controllo della regione di Kharkiv, mentre i russi sono in fuga. Secondo il presidente ucraino i russi possono solo arrendersi o fuggire. Poco prima da Kiev è arrivata la notizia che a Izjum è stata scoperta una camera di tortura presso la sede della polizia. Sulla questione la Russia ha definito una menzogna la fossa comune scoperta dagli ucraini a Izjum.
Nel corso della giornata l’esercito del Cremlino ha lanciato missili nell’area di Mykolayv e alcuni sono caduti a 300 metri dalla centrale nucleare. Missili sono anche stati lanciati su Zaporizhia.
Intanto, anche la Francia si aggiunge agli Stati che hanno chiesto l’incriminazione della Russia per crimini di guerra. Il ministro degli esteri di Parigi, Catherine Colonna, ha accusato Mosca di aggressione ingiustificata contro l’Ucraina e condotta in maniera brutale.
I leader separatisti nel Donbass vogliono accelerare sul referendum di annessione alla Russia. Il filorusso Denis Pushilin, che ha il comando nel Donetsk ha chiesto a quello del Lugansk di unire gli sforzi per organizzare il voto referendario.