La Georgia ha denunciato il Trattato di integrazione firmato da Russia e Ossezia del Sud il 18 marzo. Secondo le autorità georgiane, l’accordo è una chiara mossa per portare all’annessione dell’Ossezia alla Russia. Unione Europea e Stati Uniti hanno fatto sapere che non riconosceranno il Patto siglato da Vladimir Putin e il suo omologo dell’Ossezia del Sud Leonid Tibilov. Per l’UE il Trattato minaccia la sicurezza e la stabilità regionale. L’Ossezia del Sud, come anche l’Abkhazia, si rifiutarono di annettersi alla Georgia indipendente quando l’ex Unione Sovietica si dissolse.
In base al Patto, i militari, le guardie frontaliere, le forze di sicurezza e l’economia dell’Ossezia si integreranno con quelle della Russia. Il presidente Tibilov ha anche aggiunto che il Trattato faciliterà la procedura per gli abitanti dell’Ossezia di ottenere la cittadinanza russa, definita da Tibilov “la miglior garanzia per la sicurezza statale”.
L’Accordo prevede che la Russia garantirà all’Ossezia del sud la difesa e la sicurezza inclusa la protezione delle sue frontiere statali. “Se una parte è aggredita da uno stato o gruppo di stati o bande armate, – si scrive nel Patto- l’aggressione è considerata come fatta anche all’altra parte contraente”.
Il presidente della Georgia, Gueorgui Margvelashvili, ha dichiarato che il Trattato è un passo contro l’integrità territoriale del suo Paese, complicando di più la situazione.