John Mackinder elaborò la teoria geopolitica dell’Heartland, il cuore della terra come la definiva il grande studioso britannico. Vediamo cos’è.
Halford John Mackinder è stato il padre della scienza geopolitica. Parlamentare, studioso e fondatore della geopolitica britannica, fu l’autore del celebre articolo “The Geographical Pivot of History“. Mackinder lo pubblicò nel 1904 sulla rivista “The Geographic Journal”, tra le più autorevoli nel campo della scienza geografica.
Lo studioso britannico presentò la teoria geopolitica dell’Heartland, “il cuore della terra”, nel 1904 alla Società Reale di Geografia.
Secondo Mackinder all’inizio del XX secolo stavano mutando i rapporti di forza tra le grandi potenze. Questo cambiamento metteva in crisi il dominio britannico, che era fondato su insularità, controllo dei mari e delle colonie.
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Il potere di chi ha il dominio sulle terre, notò Mackinder, stava diventando preponderante rispetto a chi dominava i mari. Ciò perché l’avvento di nuove tecnologie e lo sviluppo delle ferrovie consentivano sempre di più una grande mobilità.
Per lo scienziato avere una collocazione territoriale centrale attraversata da una ferrovia continua, come per esempio la transiberiana, consentiva di essere immuni dagli attacchi via mare. Chi si trova in questa situazione ricopre il ruolo di “perno”, o pivot appunto, dell’equilibrio di potenza.
Qual era il Paese, ai tempi di Mackinder, che poteva svolgere il ruolo di Pivot? Naturalmente si trattava della Russia, all’epoca zarista. Il grande impero si collocava al centro dell’area euroasiatiaca e dominava l’heartland.
Oltre all’Heartland c’erano altre due zone che si contendevano il potere nel gioco degli equilibri di potenza. La prima era la mezzaluna intermedia, che includeva Europa, Asia e Medio Oriente. La seconda era la mezzaluna insulare che comprendeva la Gran Bretagna e, più tardi, gli Stati Uniti e il Giappone.
La sfida era tra la potenza terrestre, l‘Heartland, e quella marittima. Chi delle due riusciva a dominare la mezzaluna intermedia avrebbe conquistato l’egemonia mondiale.
La Gran Bretagna poteva quindi vincere solo se impediva alla Russia l’avanzata in Asia Centrale verso l’India e l’alleanza con la Germania.
Se la Russia, in sostanza, riusciva a conquistare la Germania o a fare un’alleanza, poteva avere le risorse sufficienti per costruire una grande flotta e controllare sia il territorio (landpower) sia i mari (seapower). Con al conseguenza di dominare il globo. La Gran Bretagna avrebbe perso in questo modo ogni potere.
Ciò che Mackinder ci dice è che la convergenza tra una fortezza centrale e una potenza laterale può dare luogo a un blocco continentale capace di dominare il globo.