Cos'è il movimento no Kings contro Trump

Milioni di persone in piazza negli Stati Uniti per difendere la democrazia. Il presidente risponde online con video provocatori e immagini generate con l’IA.

Decine di migliaia di persone — circa sette milioni in totale — sono scese in piazza in tutti gli Stati Uniti per partecipare alle manifestazioni del movimento “No Kings”, una vasta protesta nazionale contro quella che gli organizzatori definiscono “l’erosione della democrazia” sotto la presidenza di Donald Trump.

Le dimostrazioni, organizzate in oltre 2.700 località in tutti i 50 Stati, rappresentano la terza grande ondata di proteste dall’inizio del nuovo mandato di Trump e si sono svolte in concomitanza con il blocco del governo federale, arrivato ormai al suo diciottesimo giorno.

Manifestazioni di solidarietà si sono tenute anche in diverse città europee, dove gruppi di cittadini americani residenti all’estero hanno aderito alla mobilitazione.


Cos’è il movimento “No Kings”

Il movimento No Kings — letteralmente “Nessun re” — è nato come reazione al timore, espresso da movimenti civici e associazioni progressiste, che la Casa Bianca stia assumendo tratti sempre più autoritari. Il messaggio è chiaro: la presidenza americana non può e non deve trasformarsi in un potere assoluto.

Tra i promotori figura Ezra Levin, co-fondatore del gruppo progressista Indivisible, che ha dichiarato: “Non c’è minaccia più grande per un regime autoritario del potere del popolo patriottico”.

Alle manifestazioni hanno aderito anche sindacati, organizzazioni per i diritti civili e numerosi esponenti del Partito Democratico, tra cui Chuck Schumer e Bernie Sanders, che hanno descritto i cortei come “love America rallies”, raduni d’amore per la democrazia e la Costituzione.


La risposta di Trump: video e provocazioni online

Mentre milioni di cittadini sfilavano nelle strade, Donald Trump ha trascorso il weekend a Mar-a-Lago, in Florida, dove ha respinto le accuse di comportarsi da monarca: “Dicono che mi chiamano re. Io non sono un re”, ha dichiarato a Fox News.

Poche ore dopo, tuttavia, il presidente ha pubblicato sui social un video generato con l’intelligenza artificiale in cui appare mentre versa una sostanza marrone — fango o escrementi — sui manifestanti, sulle note di “Danger Zone” di Kenny Loggins.

Il filmato, attribuito a un account denominato @XERIAS_X, mostra anche Trump con una corona in testa, a bordo di un jet contrassegnato dalla scritta “KING TRUMP”. In seguito, ha rilanciato un altro video in cui si incorona da solo mentre figure somiglianti a leader democratici si inchinano davanti a lui.

Anche l’account ufficiale della Casa Bianca ha contribuito alle provocazioni, pubblicando immagini — sempre generate artificialmente — in cui Trump e il vicepresidente Vance indossano corone, mentre i democratici Hakeem Jeffries e Chuck Schumer appaiono con sombreri, un riferimento che le associazioni latinoamericane hanno definito offensivo e stereotipato.


Reazioni politiche e sociali

I repubblicani hanno bollato le manifestazioni come “Hate America rallies”, accusando gli attivisti di essere estremisti di sinistra e di voler prolungare lo shutdown. “Vediamo chi si presenta davvero: sono solo marxisti”, ha dichiarato lo speaker della Camera Mike Johnson.

Dall’altra parte, i democratici hanno definito il movimento una difesa della democrazia e dei diritti costituzionali. “Il regime non sa se descrivere queste proteste come un’insurrezione o come un fallimento, ma una cosa è certa: Trump è furioso”, ha commentato ancora Ezra Levin.


Un movimento in crescita

Il No Kings movement rappresenta l’evoluzione di una serie di proteste che, negli ultimi mesi, hanno mobilitato milioni di cittadini: prima contro i tagli sociali introdotti in primavera, poi contro la parata militare prevista per giugno.

Oggi il movimento è diventato una rete nazionale di attivismo civico, capace di organizzare proteste pacifiche e coordinate su tutto il territorio.

Il messaggio finale dei manifestanti è netto e condiviso in ogni stato: “L’America non sarà mai governata dalla paura, dalla forza o dal potere di un solo uomo.”

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