Il Presidente ucraino Zelensky incontra l’inviato speciale americano Keith Kellogg per discutere di un piano di pace, nuove forniture di armi e del ritorno dei bambini rapiti.
KIEV – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, il generale Keith Kellogg, si sono incontrati per discutere di un piano di pace che punta a esercitare ulteriore pressione sulla Russia, e a prestare attenzione agli aspetti umanitari. L’obiettivo principale è il ritorno in patria di tutti i bambini ucraini rapiti.
L’incontro è stato descritto come “ottimo” dallo stesso Zelensky in un post su Facebook, sottolineando la profonda gratitudine dell’Ucraina per il sostegno americano. “Apprezziamo la determinazione del Presidente Trump nel voler raggiungere una pace reale,” ha scritto Zelensky, facendo riferimento al recente vertice che ha unito i leader europei e americani a Washington.
Unione tra Europa e America
Zelensky ha sottolineato che il summit è stato una “vera dimostrazione di unità tra Europa e America,” ribadendo il ruolo dell’Ucraina come catalizzatore per unire il mondo. L’Ucraina ha espresso apprezzamento per la disponibilità degli Stati Uniti a essere parte della sua architettura di sicurezza e ha confermato che i team di entrambi i paesi stanno lavorando attivamente per definire le basi di un’intesa a breve termine.
Cooperazione militare e umanitaria
Al centro dei colloqui anche la cooperazione militare. Zelensky ha evidenziato due opportunità chiave: un accordo per l’acquisto di armi e un accordo per i droni, che potrebbero rafforzare significativamente gli arsenali ucraini. Ha anche menzionato il lavoro in corso nell’ambito di PURL (Partnership for Ukraine’s Resilience and Liquidation), uno strumento importante per l’approvvigionamento di attrezzature americane finanziate dai partner.
L’aspettò umanitario rimane, però, una priorità assoluta. Zelensky ha espresso la forte speranza che gli Stati Uniti, e in particolare il Presidente e la First Lady, continuino a impegnarsi personalmente per riportare a casa tutti i bambini illegalmente rapiti dalla Russia. Questo appello sottolinea l’urgenza di una questione che l’Ucraina considera un crimine e una violazione dei diritti umani fondamentali.


