Come si finanzia la Nato

La più potente alleanza militare ha un bilancio annuo da 2,5 miliardi di euro. Gli Stati membri partecipano con una spesa stabilita pari al 2% del Pil. Vediamo come si finanzia la Nato.

L’Alleanza del Nord Atlantico ha un bilancio di 2,5 miliardi di euro. Ma come si finanzia la Nato? Lo spiega qui il sito dell’alleanza militare, che con trasparenza pubblica le diverse fonti di finanziamento.

I 30 Stati membri della Nato contribuiscono al bilancio. I contributi sono di due tipi: diretti e indiretti.


Contributi diretti

Sono quelli che versa ciascun Paese membro. La quota è stabilita in base al reddito nazionale lordo. L’Italia, per esempio, contribuisce all’8,5% del bilancio complessivo dell’alleanza.

I contributi diretti coprono i costi sostenuti in maniera collettiva e che nessun Stato da solo può sostenere. Tra questi ci sono gli acquisti dei sistemi di controllo, comando e difesa aerea.


Contributi indiretti

Ogni Paese affronta una spesa militare per i propri armamenti. Questi vanno a incrementare l’apparato militare della Nato. Avviene per esempio quando uno Stato membro impegna i suoi soldati in operazioni e ne sostiene i costi. E’ questo un contributo indiretto.

Nel 2006, gli Stati membri hanno deciso di stanziare a bilancio per la spesa militare almeno il 2% del loro Pil. Il tetto del 2% non è stato rispettato in tutti questi anni. Secondo il sito internet della Nato, gli alleati (senza gli Usa) spendono complessivamente meno della metà di quello che spendono gli Stati Uniti.

Questo trend sta cambiando dopo l’aggressione russa all’Ucraina. Alcuni Stati, come Germania e Italia, hanno scelto di aumentare il budget per le forniture militari. L’Italia ha stabilito di raggiungere il 2% progressivamente entro il 2028. L’argomento è stato oggetto di una tensione all’interno del governo tra il premier Mario Draghi e l’ex-premier Giuseppe Conte, attualmente capo del Movimento 5 Stelle.

Dopo il 2006 la spesa militare dei Paesi Nato ha subito un contraccolpo negli anni 2007-2008 a causa della crisi finanziaria. La ripresa degli investimenti militari è cominciata nel 2014 dopo il summit Nato in Galles. L’annessione illegale russa della Crimea ha convinto i membri dell’Alleanza Atlantica a invertire la tendenza precedente e a rilanciare gli acquisti di armi e mezzi militari.

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