Ancora attentati in Colombia. Il Paese sudamericano sembra non avere tregua all’infinito conflitto con la guerriglia. Due attacchi dei dissidenti delle ex-Farc uccidono 18 persone.
Colombia sotto attacco della guerriglia. I guerriglieri, figli delle ex-Farc (Forze Armate Rivoluzionarie) hanno messo a segno due attentati in zone diverse del Paese sudamericano. Sono 18 le persone uccise negli agguati e almeno una sessantina quelle ferite.
Il primo attacco ha colpito la città di Cali, nella zona occidentale del Paese latinoamericano. Qui un’auto bomba è esplosa in una via molto affollata del centro cittadino, uccidendo sei persone e ferendone oltre sessanta. Il secondo è stato messo a segno con un drone lanciato contro un elicottero della polizia in un’area rurale vicina alla città nord-occidentale di Medellin. Tutti morti i 12 poliziotti a bordo. L’elicottero era in missione per sradicare la coltivazione delle foglie di coca, il principale ingrediente della cocaina.
I gruppi armati, eredi delle disciolte Farc, sono fazioni dissidenti che non accettano il processo di pace avviato tra governo e ribelli e mettono in discussione il percorso concordato a un anno dalle elezioni politiche del 2026.
Il governo e il presidente della Colombia Gustavo Pedro hanno annunciato che convocheranno il consiglio di sicurezza colombiano per prendere tutte le misure necessarie a prevenire e contrastare futuri attentati. Secondo il ministero della difesa, gli attentati sono stati condotti dai guerriglieri dell’Emc, una costola delle ex-Farc.
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