La cancelliera tedesca ha vinto di nuovo le elezioni dopo 12 anni di mandato.
Angela Merkel è di nuovo cancelliera della Germania. La sua vittoria era scontata. Piaccia o meno, non si può riconoscere che la Merkel ha un’abilità politica senza eguali nella Germania attuale. Ha quasi ridotto a un dormitorio la campagna elettorale, tanto che molti commentatori da tutto il mondo hanno definito noiosa la fase elettorale. In effetti, la strategia ha funzionato. Perché sul tappeto della partita elettorale era rimasta solo la situazione positiva della Germania, che poteva favorire solo la leader della Cdu.
In questo quadro abbiamo pensato a cinque domande da porre alla Merkel, che aprono fronti importanti per la Germania, per l’Europa e per il mondo.
- Cancelliera Merkel la situazione economic-sociale in Germania non è così fiorente come sembra, Una recente indagine, ne ha parlato in particolare il quotidiano spagnolo El Paìs, fotografa un quadro di povertà con circa tre milioni di bambini in condizioni precarie. Come pensa di risolvere questa diseguaglianza notevole della società tedesca?
- La grande questione dell’Unione Europea è rimasta assente dal dibattito elettorale. Eppure la sfida di questi anni sarà proprio il futuro dell’Ue. Lei pensa di fare un motore bi-turbo con la Francia di Macron? Oppure guarda a un gruppo di Paesi, tra cui l’Italia, che aprano la strada all’Ue a due velocità?
- Al di là delle speculazioni elettoralistiche, Lei come pensa di risolvere la questione migranti? Non si può certo andare avanti a colpi di slogan, oppure a tamponare con soluzioni temporanee gli arrivi. Qual è il progetto tedesco per fermare le partenze dei barconi?
- La politica estera della Germania davanti alle nuove sfide del mondo di oggi. Terrorismo, Corea del Nord, tensioni Nato-Russia, Medio Oriente. Quali saranno i punti cardine della politica tedesca verso queste problematiche?
- La questione turca. I rapporti tra Turchia e Germania sono più tesi che mai. Per Berlino è un doppio problema. Primo perché si sta giocando la partita dell’ingresso turco nell’Ue (prospettiva che sembra lontana). Secondo perché in Germania vivono milioni di turchi.