Cessate il fuoco in Libia: raggiunto l’accordo. Cosa dice il testo

Il governo di Tripoli del presidente Serraj e quello di Bengasi del generale Haftar hanno firmato l’accordo per il cessate il fuoco in Libia.

Le parti del conflitto in Libia hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco. L’intesa è stata firmata a Ginevra nella sede delle Nazioni Unite. Gli attori principali che si contendono il potere nel Paese nordafricano hanno sottoscritto il testo. Hanno messo la firma i rappresentanti del Governo di accordo nazionale di Feisal Serraj con sede a Tripoli e l’Esercito nazionale libico del Comando generale con sede a Bengasi del generale Khalifa Haftar. La firma è avvenuta alla presenza della Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil).

Come riporta l’Agenzia Nova, che ha potuto visionare il testo, l’accordo prevede 17 punti divisi in due parti, principi generali (cinque punti) e termini dell’accordo (dodici punti). Il testo prende in considerazione temi importanti: lo scambio di prigionieri, il ritiro dei mercenari, lo smantellamento delle milizie, la riforma della sicurezza dei pozzi petroliferi.

L’accordo è il risultato della mediazione delle Nazioni Unite, con il sostegno degli Stati partecipanti alla Conferenza di Berlino, tenutasi il 19 gennaio 2020.


Principi generali dell’accordo

I principi generali dell’accordo sono i seguenti:

  1. integrità territoriale della Libia e protezione dei suoi confini terrestri, aerei e marittimi;
  2. astenersi dal tenere in ostaggio il processo decisionale nazionale e le risorse del paese per conto di qualsiasi potere esterno;
  3. lotta al terrorismo come politica nazionale comune, alla quale partecipano tutte le istituzioni politiche e di sicurezza dello Stato;
  4. i diritti umani e le regole del diritto internazionale umanitario devono essere rispettati;
  5. i termini dell’accordo copriranno l’intero territorio libico: terra, mare e aria.

I punti dell’accordo sul cessate il fuoco in Libia

Il primo punto dell’accordo stabilisce: “un cessate il fuoco immediato, che avrà effetto dalla firma del presente Accordo”. Inoltre,  “entro un periodo di tre mesi dalla data della firma del presente accordo di cessate il fuoco, le unità militari e i gruppi armati devono liberare tutte le linee di scontro e fare ritorno alle loro postazioni; parallelamente, tutti i mercenari e combattenti stranieri devono lasciare i territori libici”.

Le parti hanno anche accettato di formare una forza militare limitata, inquadrata in una sala operativa, mentre “le risorse necessarie per questa operazione devono essere fornite da tutte le parti e gli attori”.

Il punto successivo prevede un “immediato avvio dell’identificazione e la categorizzazione dei gruppi armati e delle entità armate sull’intero territorio libico da integrare o meno nelle istituzioni statali”.

Al punto successivo il testo prevede di fermare l’attuale dilagante escalation mediatica e l’incitamento all’odio da parte di canali di trasmissione audiovisiva e siti web.

Gli altri punti prevedono aspetti organizzativi di tipo militare.

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