Il premier è pronto a cambiare gli argomenti della politica estera e della difesa britannica. Boris Johnson vuole preparare il Regno Unito alla realtà che cambia.
Preparare il Regno Unito alla realtà che cambia, migliorando le sue capacità scientifiche e tecnologiche in modo da affrontare le nuove sfide in un mondo sempre più competitivo. E’ la spiegazione del primo ministro britannico Boris Johnson per il più grande programma di investimenti nel settore della difesa dalla fine della Guerra Fredda. Per Downing Street la Gran Bretagna deve essere aperta in un mondo sempre più complesso. Per essere aperta però deve essere anche sicura. Ed è qui che scatta la questione degli investimenti in armi e forniture militari. Occorre quindi procedere a una revisione della politica estera e di difesa da adattare al mondo che cambia.
Boris Johnson ha presentato quindi i quattro temi principali sui quali si basa la revisione: cambiamenti geopolitici, concorrenza sistemica, rapidi cambiamenti tecnologici e sfide transnazionali, come il cambiamento climatico e la pandemia.
Sulla Cina, Londra mantiene un atteggiamento ambiguo. Da una parte si ritiene che il sistema politico cinese sia in contrasto con i valori dell’occidente, con quelli britannici e delle altre democrazie. Tuttavia, dall’altra parte, il Regno Unito considera la Cina come un partner commerciale affidabile. A Downing Street hanno annusato l’affare. I cinesi possono essere un ottimo partner commerciale per gli inglesi che puntano a potenziare la loro influenza nell’area dell’Indo-Pacifico.
Nella revisione è inclusa la costruzione di una “situation room” in stile Casa Bianca all’interno degli uffici del governo di Whitehall, e un aumento dello stock delle testate nucleari Trident attualmente disponibili di oltre il 40 per cento.