Il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ci riprova e torna all’attacco della Costituzione. Il leader bielorusso ha annunciato una serie di emendamenti per la riforma costituzionale. Questi prevedono la possibilità per Lukashenko di rimanere in carica fino al 2035 quando avrà 81 anni. Inoltre, gli emendamenti prevedono l’immunità penale per il presidente, l’indebolimento del Parlamento e il rafforzamento dell’Assemblea popolare della Bielorussia, un’istituzione creata con la precedente riforma costituzionale e al centro di polemiche e critiche dall’opposizione. Gli emendamenti sono stati pubblicati sul sito web della presidenza bielorussa. Di conseguenza sono nate manifestazioni di protesta a Minsk e in altre città bielorusse.
L’assemblea popolare bielorussa, composta da 1200 membri, ha competenze che riducono il peso del Parlamento. Ha poteri di politica estera, nell’economia e nelle scelte sulla sicurezza. Può proporre modifiche alla Costituzione e ai progetti di legge, ma anche selezionare i giudici. Il presidente, secondo gli emendamenti, diventa automaticamente delegato dell’assemblea e può essere eletto a presiederla.